domenica 5 luglio 2009

Stand-by ...

C'è un modo migliore per descrivere questo mio momento? STAND-BY. Cioè come gli elettrodomestici, in modalità di SOSPENSIONE... Funzioni ridotte al minimo apparentemente, ma con un lavorio costante sotto lo strato di apparenza...
Ti trovi così, sospeso tra un pensiero ed un altro, tra un'azione e quella successiva.. Tra uno sguardo e una rivelazione, tra una parola e un attimo di silenzio.. Tutto acquista il suo peso e pezzo per pezzo tutto diventa più limpido e chiaro.. Tutto si trasforma in una reale espressione di te e della tua vera realtà.
Ogni passo è fatto con consapevolezza, perchè sai che potrebbe portare chissà quale visione, chissà quale novità, chissà quale rivelazione.. Con le antenne in connessione costante, senza perdere un attimo, ma senza aspettative. Se succede qualcosa bene, altrimenti passi avanti. Ma quando sei pronta a recepire, cavoli se recepisci!! Ti sorprendi perfino della velocità con cui accadono le cose. Velocità non reale però, almeno non quella che intendiamo noi nella nostra frenetica realtà.. Ma velocità di comprensione e di chiarificazione..Insomma, che ogni cosa arriva al momento giusto, incastrata alla perfezione con tutto il resto.
Sto riempiendo la mia saccoccia di conoscenza e soprattutto consapevolezza..quella saccoccia del viandante, preziosa e il cui contenuto è sempre sconosciuto..ma da cui può tirar fuori inaspettatamente proprio ciò di cui hai bisogno in quel momento..E voilà! Come i fiori dal cilindro del mago.
Perchè ormai il tempo di andare è arrivato. La rotta è lì segnata sulle carte, la nave sta per arrivare al porto di partenza, e i bagagli cominciano a farsi spazio tra i pensieri.
Sospesa in un filo di intrecci continui, di attese e speranze, di richieste all'universo, ma sempre e comunque nel fluire delle cose, senza paure, nè programmi.. Ma così, come viene, cercando di dare il meglio anche in modalità di sospensione.. Perchè, in fondo, se mi trovo in questa condizione, mi servirà di certo a qualcosa!
Come l'onda che alza la sua cresta prima di infrangersi sulla terra ed incontrarsi con essa.. E' come se respirasse a fondo, per poi rilasciare tutta la sua forza, il suo impeto, la sua determinazione, il suo contenuto..
Ecco. Io sono lì, in quel respiro sospeso dell'onda.
Se volete venirmi a trovare sapete dove sono, ma attenti che se mi infrango, travolgo tutto! ;)

Tra le fiamme ribelli di quel fuoco, a studiare le faville, e ad esserne parte integrante.. Un respiro prima dell'esplosione, prima che le fiamme si elevino al cielo e si mettano a sua disposizione, in simbiosi con aria, terra e anche acqua quando servirà.

Foto: Tregnago - VR- 20/06/09