lunedì 3 marzo 2008

Omaggio a Tiziano Terzani

"Si sa, capita a tanta gente, ma non si pensa mai che potrebbe capitare a noi. Questo era sempre stato anche il mio atteggiamento. Così, quando capitò a me, ero impreparato come tutti e in un primo momento fu come se davvero succedesse a qualcun altro. - Signor Terzani, lei ha il cancro - ..."
E' così che si presentano le prime righe del libro che ho da poco finito di leggere: "Un'altro giro di giostra". Quando l'ho visto la prima volta, lì, sopra il mobile, ho subito pensato: "Ma figurati se io leggo quel libro! E' troppo grosso, ci saranno almeno mille pagine!" E invece, come succede per quelle cose per cui dici "No no, io non la farò mai!" e poi ti ritrovi a fare proprio quello, ho cominciato a leggere questo stupendo viaggio di vita di un uomo tanto unico quanto comune. E se le prime righe sono queste qui sopra, è ovvio che io ho continuato..e con grande curiosità ed entusiasmo, gustandomi piano piano ogni parola, ogni riga, ogni pensiero... E va giù come l'acqua, nemmeno te ne accorgi che ti entra nei pensieri, nelle tue giornate, nei tuoi piedi, nel tuo cuore.. Un viaggio di ricerca tra Occidente avanzato e immerso nel progresso e nella scienza e Oriente misero e crudo ma pregno di spiritualità. Uno spaccato tra due mondi così diversi, scritto dalla mano di un uomo occidentale ma vero amante dell'Oriente. Un viaggio alla ricerca di una cura per affrontare il male fisico, che si trasforma poi in una cura per l'anima, per lo spirito, una cura interiore, alla ricerca di una pace al di là di ogni dualismo, bene e male, giusto e sbagliato, Occidente e Oriente.. una "guarigione", come dice lui.. Un viaggio che ognuno di noi dovrebbe poter compiere... Per scoprire se stessi, la propria essenza, i propri fantasmi, il proprio silenzio. Tiziano Terzani, grande giornalista rivoluzionario, pungente, critico, curioso, entusiasta, autentico si mostra un semplice uomo comune, "Anam-senza nome". La sua è una strada che dice: " Le cose stanno così..sta a te scegliere poi. E ognuno avrà il suo modo, questo è stato il mio. E spero che prenderai sempre la strada in salita... Perchè quando ti viene concesso un altro giro di giostra, sta a te scegliere se prenderlo al volo o lasciarlo passare.."
Mi è piaciuta la sua spiritualità con la testa rivolta verso l'alto e i piedi ben piantati per terra, il suo essere naturalmente critico e il trovare in ciò il suo punto di forza ma anche la sua inquietudine..
Lascio quindi le sensazioni che mi ha dato questo libro di Terzani, perchè non è che voglio qui descrivere la storia che racconta, perchè vale la pena scoprirla nella lettura..
Questo libro si è intrecciato con le mie esperienze, con la mia vita, con il mio sentire.. ha mosso molte cose.. Per me è stato un altro modo per mettersi in gioco, per mettere in discussione alcune credenze, esplorando diversi punti di vista e camminando per il mondo attraverso gli occhi di un uomo che ha lasciato una testimonianza importante: la vita non è e non sarà solo quello che pensavi o che ti hanno insegnato, ma molto molto di più..se solo avrai il coraggio di cambiare e di produrre un'evoluzione/rivoluzione interiore...
Grazie Tiziano, mi hai emozionato e mi hai dato speranza..che anche in questo mondo è possibile cambiare davvero nel profondo...basta volerlo.
Ora lascio parlare un pò lui, con un breve video, parte di una sua intervista riguardante il libro. Secondo me è lo spezzone che racchiude un pò il senso di questo viaggio... Comunque consiglio di vederlo tutto intero, una sera invece di guardare inutili cazzate per tv, assaporatevi "Anam-il senzanome"..

9 commenti:

Rudi Bressa ha detto...

Wow, ti è proprio piaciuto!
Io lo lessi la scorsa estate, appena trasferitomi qui...

mi ha accompagnato pe un bel viaggio...

dioniso ha detto...

che dire...che non riesco a immaginare la mia vita senza Tiziano?! sono ancora incredulo da come quest'uomo nella sua umanità a volte spiazzante riesca a farmi riflettere...sempre con umiltà...senza assolutamente divenire un guru...Ciao Tiziano ;)

Artemide ha detto...

Eh si, Tiziano non è passato di qui per caso.. E che ci abbia affascinato già in tre, non è da poco ;)
Comunque è vero, forse è proprio il suo essere così umano che lo fa avvicinare così tanto al cuore..e anche alla testa..

Grazie dei commenti tesori miei :)

Stefi ha detto...

Quattro! ;)

In realtà io non ho letto ancora niente... ma lui sa arrivare dappertutto... oppure io in qualche modo sono arrivata a lui... ora, non devo far altro che prendere la salita ed avvicinarmi... a lui... a me!

Ti ringrazio, stellina, perché, come sempre, il vento fa incontrare le ali quando è il momento più opportuno... ci si avvicina, ci si fa trasportare dalla brezza e...

ah, parole sprecate! tu sai già tutto!

Un abbraccio forte!

Tizzi ha detto...

Parole sante,ho letto anch'io tutto d'un fiato questo meraviglioso libro l'estate scorsa al mare.Un grande uomo,un giornalista come pochi,un pozzo di sapienza e sono convinto che anche gli altri libri di Tiziano siano dei capolavori.Grazie Tiziano

Anonimo ha detto...

ciao stellina il libro non l'ho ancora letto, ma le parole che tu destrivi si avvicinano ai miei pensieri.
le parole di un grande uomo che ha preso la strada della crescita...
ma la domanda è ...
noi fino a dove osiamo arrivare sulla scala?
ti voglio bene lisa

Artemide ha detto...

Stelline mie..che belle parole mi scrivete.. Sono felice di riuscire a trasmettervi tutto questo e soprattutto di ricevere ancora di più..grazie, vi voglio bene

Unknown ha detto...

Tiziano scrisse:
...C'era qualcos'altro lassù che col passare del tempo
divenne per me sempre più importante: il Silenzio.
E' un'esperienza a cui non siamo più abituati.
C'erano vali silenzi e ognuno aveva le sue qualità.
Di giorno il silenzio era la somma del cinguettare degli uccelli,
del gridare degli animali e del soffiare del vento,
su cui non compariva mai un suono che non venisse dalla natura.
Non il rumore di un motore, né quello prodotto da un uomo.
Di notte il silenzio era un unico sordo rimbombo
che usciva dalle viscere della terra, attraversava i muri, entrava dappertutto.
Il silenzio lassù era un suono,
un simbolo dell'armonia dei contrari a cui aspiravo.
I miei orecchi, mi accorgevo, non sentivano assolutamente nulla...
Ma quel rimbombo era fuori e dentro la mia testa.
La voce di Dio?
La musica delle sfere?
Stando in ascolto anch'io cercavo di definirlo e immaginavo solo un enorme pesce
che cantava sul fondo del mare.
Meraviglioso il silenzio...
Eppure noi moderni, forse perché lo identifichiamo con la morte, lo evitiamo, ne abbiamo quasi paura..."
Una capacità infinita di trasformare emozioni in parole... grazie per il tuo post... ciao

Artemide ha detto...

"Il silenzio lassù era un suono,
un simbolo dell'armonia dei contrari a cui aspiravo." Splendida espressione del silenzio..l'armonia.. Grazie Paolo per il tuo commento :)